Di fine settimana piovosi a novembre, di malanni stagionali che costringono a fondersi con il divano, di zuppa di carote e orzo con prugne allo Speck. Dall’Austria con furore.
Sì, la riga qui sopra riassume perfettamente la situazione di questo fine settimana in cui le energie sono al minimo, ma la voglia di fare non si ferma ed è dura da tenere a bada.
In questi casi è difficile sia restare fermi, e rassegnarsi al fatto che agli esseri umani capita di non essere sempre in forma smagliante, che far finta di nulla e alzarsi mettendo in pratica le mille cose che (mi) frullano per la testa. Quindi, come si fa?
Un compromesso è quello che ci vuole oggi, quindi mi preparo una tazza over size di tè verde che profuma di macaron, mi piazzo sul divano con tanto di copertina, sciarpona calda, micia che ronfa acciambellata sui miei piedi e una pila indescrivibile di libri, riviste, quaderni, opuscoli, raccoglitori e foglietti sparsi. Tutti che parlano di cucina. Tutti traboccanti di ricette, di disegni, di fotografie, e di una propria storia che mi riporta in qualche modo a qualcuno.
Mentre sfoglio avida di immagini, di profumi che si sviluppano nel mio immaginario, di acquoline che si presentano solo alla vista di alcune fotografie particolarmente belle con dolci invitantissimi (sarei stata una perfetta collaboratrice per Pavlov, lo ammetto…), mi ritrovo tra le mani una rivista in tedesco, arrivata nella mia buca delle lettere qualche annetto fa. A spedirla dall’Austria è stata Laura, un’amica che ha il raro potere di trasformare in arte tutto ciò che sfiora e che ora vive al di là delle Alpi, immersa in un paesaggio da cartolina. La prima immagine che mi ha spedito, anni fa, dalla sua nuova casa nella sua nuova vita, raccontava uno scorcio della sua cucina. In effetti, pensandoci bene, anche quando lei viveva a Milano o, prima ancora, a Rivolta d’Adda, quando andavo a trovarla stavamo sempre in cucina a chiacchierare. Strano non è, quindi, che mi abbia inviato per posta pagine che riportano ad un ambiente che racchiude un’atmosfera calda, conviviale e gioiosa. Sarebbe bello poter saltare in una delle immagini e incontrare lì Laura, ritrovandoci sedute attorno ad un tavolo fuori dal tempo e dallo spazio.
Di questa splendida rivista che, essendo il numero di gennaio/febbraio del 2013, inizia un po’ a sgualcirsi, oggi ho deciso di preparare una ricetta dai colori accesi e perfettamente in tinta con il periodo. In più, la presenza dello zenzero e del succo d’arancia tra gli ingredienti, credo potrà essermi più utile di un farmaco per riuscire a sconfiggere i miei malanni. Si tratta della Karotensuppe mit Speckpflaumen che tradotta in italiano suona semplicemente come zuppa di carote con prugne allo speck.
Le zuppe, si sa, scaldano anima e corpo, e questa lo fa in modo speciale poiché sembra terapeutica anche solo guardandola.
La piccantezza dello zenzero si incontra con la dolcezza delle carote, quella delle prugne si fonde con la sapidità dello speck, il colore acceso contrasta con la luce fioca di questi giorni e la consistenza setosa abbraccia tutto ciò traducendo in una carezza ogni cucchiaio che sorbirete.
Se avete la fortuna di avere già in casa tutti gli ingredienti, fossi in voi, non aspetterei molto prima di mettermi a preparare questa meraviglia.
Ingredienti per 4 persone:
1 cipolla
40 g di radice di zenzero fresco
400 g di carote
200 g di patate farinose
4 cucchiai di olio evo
1 piccolo mazzetto di gambi di prezzemolo (5 basteranno) legati con uno spago per cucina
400 ml di succo d’arancia
100 ml di acqua bollente
100 g di orzo
2 fette di Speck
4 prugne secche denocciolate
sale q.b.
pepe bianco macinato fresco q.b.
Procedimento:
Sbucciate le patate, sciacquatele e fatele a pezzi,
Tagliate la cipolla a rondelle o a cubetti.
Pelate le carote e tagliatele a pezzi.
Sciacquate l’orzo e fatelo lessare in abbondante acqua leggermente salata.
Sciacquate lo zenzero, eliminate parte della buccia (potete aiutarvi con uno spelucchino o con un pelapatate) e grattugiatelo come se si trattasse di formaggio.
In una casseruola versate l’olio, poi aggiungete la cipolla. Cuocete a fuoco basso evitando di soffriggere.
Quando la cipolla inizierà a diventare trasparente, aggiungete le carote e i gambi del prezzemolo.
Aggiungete le patate.
Versate sulle verdure l’acqua bollente e il succo d’arancia.
Coprite e fate sobbollire.
Cuocete fino a quando verdure e legumi saranno perfettamente morbidi.
Togliete i gambi del prezzemolo.
Aggiungete lo zenzero grattugiato.
Con un frullatore ad immersione, riducete in crema la zuppa.
Aggiungete l’orzo cotto.
Se trovate che la zuppa sia ancora troppo lenta, portate avanti la cottura fino a quando acquisterà una consistenza vellutata.
Se, invece, pensate sia troppo densa, aggiungete acqua bollente.
Assaggiate e aggiustate di sale.
Tagliate a metà le fette di Speck
Avvolgete le prugne nel salume.
Piastrate le prugne secche con lo Speck fino a far dorare la superficie del salume, rendendolo croccante.
Versate la zuppa nelle ciotole, adagiatevi sopra una prugna rivestita di Speck e ultimate con un pizzico di pepe macinato al momento.
La zuppa va servita caldissima.
Francesca e Giovanna