Il tronchetto di Natale della Svevia è un dolce della tradizione tedesca le cui origini risalgono al quindicesimo secolo e, nel tempo, è diventato una sorta di corrispettivo dell’italianissimo Panettone.
Si tratta di una pasta lievitata, ma è semplicissimo da preparare e l’ottimo risultato di una preparazione casalinga è garantito.
Non pensate, però, ad un dolce soffice e alto perché, proprio come dice il nome, il tronchetto ha una forma allungata, simile a quella di un filone di pane.
Ci sono stati anni in qui questo dolce era diventato un classico nella mia famiglia.
La ricetta era stata “scoperta” da mio papà su qualche suo sacro testo di cucina, e il primo esperimento aveva subito avuto un ottimo riscontro tra i golosi di casa, così da riproporre il tronchetto di Natale per diversi anni consecutivi.
Ricordo che l’idea di preparare un dolce e di doverlo dimenticare per due settimane, lasciandolo riposare coperto da un foglio di alluminio, mi lasciava sempre molto perplessa. Avevo l’impressione che, una volta trascorsi tutti quei giorni, il dolce non avrebbe più avuto un buon sapore, ma mi sbagliavo.
Il riposo serve al tronchetto per assorbire lo zucchero, diventare fragrante e per raggiungere una consistenza friabile. Queste due settimane servono invece alle persone per aumentare il piacere dell’attesa della festa, in cui il dolce verrà scartato, servito, e gustato in buona compagnia.
Che ho un debole per le tradizioni non è un segreto, ma questa mi piace particolarmente, perché non sarà tipica della mia nazione o della regione in cui sono nata, ma per certi versi è una tradizione di famiglia.
Il Tronchetto di Natale della Svevia può trasformarsi anche in una dolcissima idea regalo, dato che lo potete preparare e regalare con largo anticipo.
Pronti a mettere le mani in pasta?
Ingredienti:
Per la pasta:
100 g di uva passa
100 g di mirtilli disidratati
tre cucchiai di rum
80 g di canditi
500 g di farina 00
7 g di lievito di birra secco
100 g di zucchero
un bicchiere scarso di latte tiepido
una bustina di zucchero al velo
1 bacca di vaniglia
una presa di sale
200 g di burro
125 g di mandorle tritate
farina per lavorare la pasta
burro per ungere
Per ultimare:
100 g di burro
80 g di zucchero al velo
Procedimento:
Lavate l’una passa e i mirtilli in acqua calda, asciugateli con carta da cucina, raccoglieteli in una ciotola e irrorate con il rum.
Copritela e lasciatela riposare per una notte.
Mettete due terzi della farina in una terrina, fatevi un incavo nel mezzo e unite il lievito, un cucchiaino di zucchero, un terzo del latte tiepido e impastate. Formate un panetto di pasta e copritelo con un canovaccio umido. Lasciatelo lievitare per 30 minuti in luogo tiepido.
Trascorso il tempo riprendete la pasta lievitata e lavoratela con il resto della farina, lo zucchero vanigliato e il sale.
Aggiungete anche il burro morbido a fiocchetti ed impastate tutto energicamente.
Incorporate l’uva passa e i mirtilli (compreso il rum nel quale è stata ammorbidita), le mandorle, i canditi e lavorate ancora la pasta fino a che si staccherà senza difficoltà dalle pareti della terrina.
Copritela con lo strofinaccio e lasciatela lievitare per un’ora in un luogo tiepido.
Passato questo tempo riprendete la pasta, disponetela su una spianatoia infarinata e, con le mani infarinate, datele la forma di un panetto oblungo, come un tronco.
Rivestite una placca con carta da forno. Adagiatevi sopra il “tronco” e lasciatelo lievitare per altri 60 minuti.
Fate fondere in una padella i 100 g di burro, e spennellatene metà sulla superficie del dolce.
Introducete la placca col dolce sul ripiano di mezzo del forno già caldo a 180°. Cuocere per un’ora.
A cottura ultimata spennellare il dolce con la metà del burro precedentemente avanzato.
Aspettate che sia stato assorbito, poi cospargetelo abbondantemente con lo zucchero a velo.
Appena raffreddato del tutto avvolgetelo in un foglio di alluminio o di carta da forno e attendete due settimane prima di consumarlo.
Al momento di tagliarlo a fette, spolverizzatelo con dell’altro zucchero a velo.
Testo: Francesca Riva
Photo: Giovanna Hoang
Realizzazione della ricetta e food styling: Francesca Riva e Giovanna Hoang