Il Polletto al Nanami Togarashi è uno dei miei modi per rendere particolarmente festante un pranzo o una cena, nel fine settimana o in qualsiasi altro giorno.
E’ una ricetta super semplice che richiede solo gli ingredienti giusti. E la teglia giusta. Una volta che vi sarete procurati il Nanami Togarashi e una teglia capiente con una griglia rialzata sarete pronti per giocare un po’ con profumi e sapori.
Ve lo dico per darvi un’info in più e non farvi impazzire nella ricerca: la mia teglia, acquistata per cucinare una tacchinella qualche Natale fa, l’avevo trovata all’Ikea senza il minimo sforzo e senza dover spendere una cifra esorbitante.
Superato il cruccio del contenitore adatto, veniamo ora al Nanami Togarashi, ovvero una delle spezie più colorate e briose che io conosca.
Piccante, ma senza infuocare se utilizzata nelle quantità giuste, questa spezia è in realtà un gran bel cocktail composto da: peperoncino, zeste d’arancia, sesamo nero, alghe, pepe giapponese, zenzero.
Dal colore acceso e dal profumo inebriante, questa miscela è consigliata per la preparazione di carni o di cibi che abbiano una componente grassa. Proprio per questo motivo, durante la preparazione, ne ho mescolato un po’ con olio e burro chiarificato, per poi spalmare il composto sulla pelle del pollo che, seppur destinata ad asciugarsi in cottura, a crudo non è decisamente paragonabile a una fogliolina di insalata.
Come sono venuta a conoscenza dell’esistenza del Nanami Togarashi e dove lo acquisto? Ebbene, la risposta è praticamente la stessa: da Francesca Giorgetti di Tutte le spezie del Mondo.
Ho conosciuto Francesca quasi dieci anni fa e quel che posso dirvi è che in questi due lustri mi ha insegnato un’enorme quantità di cose sull’argomento, accompagnandomi in un mondo multisensoriale oltre che multiculturale, a volte davvero sorprendente e a me totalmente ignoto. A lei devo tutto quello che so sulle spezie, e lo dico nel tono più serio e grato possibile. Nella mia madia ad oggi staziona un’enorme scatola (un cubo 50×50) stracolma di spezie da cui si sprigionano profumi che vanno dal curry all’anice stellato, al pepe rosa, alla senape…
Non è un caso che qui sul blog il nome di Francesca e di Tutte le Spezie del Mondo compaia spesso, perchè da moltissimo tempo le spezie (le sue, nello specifico) fanno parte della mia cucina quotidianamente.
Se state pensando che io stia sponsorizzando un prodotto o un’attività, vi assicuro che vi sbagliate. Vi sto semplicemente raccontando un pezzettino della mia storia per spiegarvi che, a volte, fare un piccolo passo assaggiando qualcosa di totalmente sconosciuto può dar vita a grandi illuminazioni e conseguenti, spontanei, moti di affetto. Ecco quindi come nasce la ricetta di questo polletto al Nanami Togarashi, dopo che un bel giorno Francesca mi porse una confezione di questa spezia dicendomi “Provala. Poi mi dai il tuo parere, soprattutto sul grado di piccantezza.”.
Pronti a leccarvi i baffi?
Ingredienti:
1 polletto, del tipo che si utilizza solitamente per il polletto alla diavola
1 cucchiaio stracolmo di Nanami Togarashi
1 pizzico di sale fino
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
1 cucchiaio di burro chiarificato sciolto, ma non caldo
1 l di acqua
il succo di un lime (trovarne non trattati sarà un’impresa, ma provateci) + la scorza
3 foglie di alloro
3 baccelli di cardamomo
qualche fiocco di sale da aggiungere al momento di servire
Per le patate arrosto all’aglio e peperoncino:
4 patate rosse di media grandezza
peperoncini (io ne ho utilizzati due di media piccantezza, ma voi scegliete la tipologia e la quantità in base a quanto amate mangiare piccante)
2 spicchi d’aglio in camicia
sale fino q.b.
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 cucchiaio di burro (va benissimo anche quello chiarificato, se ve ne è avanzato dalla preparazione del pollo)
Procedimento:
Per il polletto al Nanami Togarashi:
In una piccola terrina unite il Nanami Togarashi, l’olio e il burro chiarificato. Amalgamate e lasciate riposare in congelatore per 5 minuti, in modo che il burro si rapprenda un po’.
Una volta trascorso questo breve tempo, spalmate il composto speziato su tutta la superficie del polletto, non solo sulla pelle. Siate generosi e utilizzate tutto il composto. Inserite il pollo in un sacchetto per alimenti e, dopo aver tolto più aria possibile, chiudetelo bene e mettetelo in frigorifero. L’ideale sarebbe di lasciar riposare il pollo in questo modo per una notte intera, ma 5 ore possono bastare se decidete di prepararlo e cucinarlo in giornata.
Procuratevi una teglia che sia sufficientemente grande da accogliere tutta la superficie del pollo. In questo caso è necessario che nella teglia sia presente una griglia rialzata, come potete vedere nell’immagine.
Accendete il forno in modalità ventilato a 220°.
Versate nella teglia l’acqua e aggiungete il succo e la scorza del lime, l’alloro e il cardamomo. Adagiate il polletto sulla griglia e infornate subito (o non appena il forno avrà raggiunto la temperatura). Ricordate che il polletto NON deve essere a contatto con l’acqua aromatica, o lesserà invece di dorarsi.
La griglia rialzata farà in modo che il vapore aromatico che si alzerà costantemente durante la cottura dal fondo della teglia, eviti che la carne del pollo si secchi. Il grasso della pelle, invece, colerà nell’acqua senza bruciare e quindi senza provocare odori sgradevoli.
Cuocete a 220° per i primi 10 minuti, poi abbassate la temperatura a 180°. Proseguite la cottura per altri 45 minuti. Regolatevi però in base alle dimensioni del polletto. I tempi che vi ho indicato si riferiscono a un peso nella media, che non superi o che sia inferiore al kg.
Una volta cotto e ben dorato togliete il polletto dal forno e adagiatelo su un grande piatto da portata, oppure, con un trinciapollo, porzionatelo subito in modo che i vostri ospiti possano servirsi comodamente e in breve tempo. Lasciatevi cadere sopra qualche fiocco di sale e servite.
Per le patate arrosto all’aglio e peperoncino:
Sbucciate le patate e sciacquatele sotto acqua corrente fredda.
Tagliatele grossolanamente, poi versatele in una teglia con l’olio, il burro, i peperoncini, l’aglio e il sale.
Mescolate con cura in modo che le patate tagliate si ungano perfettamente su tutta la loro superficie.
Infornate le patate insieme al polletto (sulla griglia inferiore del forno andrà benissimo) quando mancano 30 minuti alla conclusione della cottura di quest’ultimo. Mescolate le patate una sola volta, 15 minuti dopo averle infornate. Vanno servite calde e ben dorate.
Francesca