Pasteis de Nata

Ho scoperto la bontà dei Pasteis de Nata qualche anno fa quando mia zia Giovanna, al ritorno da un viaggetto a Lisbona, venne a trovarmi e mi disse”Ti ho portato dei dolcetti tipici buonissimi! Ma devi mangiarli subito, altrimenti c’è il rischio che si rovinino!”

Potevo forse aspettare anche solo cinque minuti per assaggiare delle paste che mi erano state descritte come “esageratamente buone”? Assolutamente no!

Con tanto di spolverata di cannella e zucchero al velo, i Pasteis de Nata portati dalla pasticceria più famosa di Lisbona, sono spariti in men che non si dica, ma vi giuro che sono rimasti indelebilmente impressi nella memoria delle mie papille gustative!

Lo scorso settembre sono stata anche io a Lisbona, e la “missione Pasteis de Nata” (o Pasteis de Belem, trattandosi nello specifico della rinomata pasticceria lisbonese) è scattata non appena la guida ci ha lasciato il tempo libero per il pranzo. A dire la verità è stato Giovanni, un amico prezioso conosciuto qualche giorno prima in crociera, a sparire per qualche minuto e a tornare con una splendida scatolina bianca e blu contenente questi dolci che io non esito a definire paradisiaci. Visione estatica!

Prima di risalire in nave dovevo assolutamente trovare un libro di cucina Portoghese che spiegasse, ovviamente, la ricetta esatta dei Pasteis de Nata. Riuscire a trovare una versione tradotta in italiano non è stato poi così difficile e fu così che, mesi dopo, ho provato a rifarli a casa.

Condividere con voi questo momento di grande soddisfazione culinaria è d’obbligo!

Devo essere sincera da subito: la ricetta di questi dolci non è sicuramente light e gli ingredienti non sono tra quelli promossi per la prova costume, ma c’è da dire che potrete sempre fare dei Pasteis piccolini, mangiarne solo un paio e offrire i restanti ad amici e parenti che, datemi retta, saranno grati di questo vostro slancio di generosità!

Vi propongo quindi la versione dei Pasteis de Nata proposta dal libro LA CUCINA PORTOGHESE, edito per l’Italia dalla Casa Editrice Bonechi, Firenze.

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[list type=”arrow”] [li]Dosi per 6 tortine[/li] [li]Per la pasta:[/li] [li]250 g di farina (più quella per la spianatoia)[/li] [li]210 g di burro a temperatura ambiente[/li] [li]Acqua tiepida qb[/li] [li]Per il ripieno:[/li] [li]2,5 dl di panna liquida[/li] [li]4 tuorli[/li] [li]15 g di farina[/li] [li]100 g di zucchero[/li] [li]La scorza di un limone grattugiata fine[/li] [li]Zucchero al velo (e io ci aggiungo anche un pizzichino di cannella) per guarnire[/li] [/list]
[list type=”arrow”] [li]Per realizzare questa ricetta sarebbero necessari degli stampini da forno in alluminio o acciaio dal diametro di 8/10 cm e con il bordo di circa 1 cm. Potete trovare facilmente in commercio quelli usa e getta, oppure fare dei Pasteis più piccoli e utilizzare uno stampo per muffins con un po’ di carta da forno.[/li] [li]Per la pasta:[/li] [li]Mettete la farina in una ciotola, aggiungete (poco alla volta) dell’acqua tiepida sufficiente a ottenere un impasto malleabile e omogeneo. Potete impastare a mano o con delle fruste elettriche. La consistenza che dovrete ottenere è simile a quella della famosa “pasta matta”.[/li] [li]Fate riposare l’impasto per quindici minuti.[/li] [li]Lavorate il burro morbido (temperatura ambiente) con i rebbi di una forchetta. Dividetelo in tre parti uguali.[/li] [li]Passati i quindici minuti, riprendete l’impasto, lavoratelo ancora a mano per pochi minuti dandogli la forma di un panetto a parallelepipedo.[/li] [li]Armatevi di mattarello e stendete il panetto di pasta.[/li] [li]Sulla sfoglia ottenuta spalmate un terzo del burro (lasciando libero un bordo di circa 2 cm ai lati). Ripiegate verso l’interno i lembi della pasta, lavoratela di nuovo a mano e tornate a darle la forma di un panetto.[/li] [li]Stendete nuovamente la pasta e spalmatevi ancora un terzo del burro. Lavoratela, piegatela e ricreate la forma a panetto.[/li] [li]Ripetete per la terza ( e ultima) volta l’operazione, e una volta formato il panetto lasciatelo riposare per quindici minuti.[/li] [li]Trascorso il tempo stendete la pasta in modo da ottenere una sfoglia dallo spessore di 3/4 mm.[/li] [li]Tagliatela a strisce larghe circa 10-12 cm e arrotolatele strette.[/li] [li]Tagliate i rotoli a fette alte circa 1 cm.[/li] [li]Adagiate ogni spirale in uno stampino e, premendo con i pollici bagnati, premete per far aderire la pasta al fondo e ai bordi, senza strabordare.[/li] [li]Per il ripieno:[/li] [li]In una casseruola mischiate con cura tutti gli ingredienti. Fate cuocere a fuoco lento mescolando delicatamente fino ad arrivare ad un leggero bollore.[/li] [li]Togliete il recipiente dal fuoco, fate intiepidire leggermente, e versate la crema negli stampini foderati di pasta.[/li] [li]Livellate. Cuocete in forno già caldo a 220° per circa 10/15 minuti (dipenderà molto dal vostro forno).[/li] [li]I Pasteis de Nata saranno pronti quando la superficie avrà preso un bel colore bruno/dorato.[/li] [li]Prima di estrarre dal forno assicuratevi che anche la sfoglia sia ben cotta e che abbia preso colore.[/li] [li]Fate raffreddare questi magnifici dolci e, se vi va, spolverateli con lo zucchero al velo e la cannella prima di servirli.[/li] [/list]
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NB. Mi rendo conto che in un mondo frenetico in cui in molti mi dicono di non avere nemmeno il tempo di fare un brodino, preparare l’impasto spiegato qui sopra può diventare un’impresa ardua. Nel caso vogliate comunque provare i Pasteis de Nata pur non avendo  il tempo di prepararne la base, mi sento di potervi consigliare l’utilizzo di una semplicissima pasta sfoglia già pronta (in commercio ce ne sono di buonissime) o, addirittura di una pasta fillo. Nel caso della fillo dovrete avere l’accortezza di ungerla con un po’ di burro sciolto, e tenete conto che, in questo caso, i vostri Pasteis saranno particolarmente croccanti.

I puristi della cucina non saranno sicuramente in accordo con questi miei ultimi consigli, ma io trovo che un po’ di leggerezza di spirito, in cucina come nella vita, sia sempre una buona cosa.

Francine

pasteis de nata portuguese 330

 

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