Bene, dichiaro ufficialmente che è giorno di mandarinetto!
Oggi è una splendida giornata di sole che fa quasi pensare che la primavera sia alle porte e che i cappotti abbiano, ormai, i giorni contati.
Mia nonna però diceva: “Febbraio febbraietto, corto e maledetto” intendendo che, spesso, proprio quella che è considerata la coda dell’inverno è quella che riserva le giornate più fredde e le nevicate più inaspettate.
Tutto ciò per dirvi che anche se con questo sole l’idea di un punch al mandarino può non entusiasmarvi, non è detto che possiate cambiare parere prima della fine ufficiale dell’inverno.
In realtà il mandarinetto che preparerete adesso (periodo ideale per trovare dei mandarini perfetti per questa preparazione) come moltissimi liquori avrà bisogno di qualche mese di riposo in cantina prima di essere pronto, ma nessuno vi vieterà di servirlo ghiacciato dopo una cena quest’estate. Di sicuro sarete felici di averlo pronto quando ci sarà da affrontare una nuova stagione fredda.
La ricetta che vi propongo è liberamente tratta dal libro “Liquori & sciroppi. Antiche ricette. Come preparare in casa vostra ratafià, eisir, rosoli, amari, vini aromatizzati, essenze, sciroppi” ( Edizione PIEMME S.p.A. Prima edizione: 1989). Già, perchè negli anni ho modificato la ricetta originale in base al gusto della mia famiglia e secondo i consigli di alcuni amici.
Tempo per la preparazione:
1 ora
40 giorni di infusione + 1 settimana
3 mesi (almeno) di invecchiamento
Ingredienti:
1 kg di mandarini non trattati (è importante che abbiano una buccia soda e non rovinata)
6 dl di alcol a 95°
6 dl di acqua
400 g di zucchero
Procuratevi dei mandarini tardivi (quelli di febbraio saranno perfetti poichè, in questo periodo, i frutti hanno una buccia più sottile), lavateli con del bicarbonato, asciugateli e sbucciateli.
Con un coltellino raschiate delicatamente la parte bianca della buccia, eliminandola il più possibile.
In un vaso capiente a chiusura ermetica versate l’alcol e le scorze dei mandarini.
Chiudete il vaso, agitate bene e lasciate macerare in un luogo fresco e poco luminoso per 40 giorni.
Ricordate di agitare almeno una volta a settimana.
Il quarantunesimo giorno preparate uno sciroppo unendo l’acqua allo zucchero e facendo scaldare la soluzione fino a quando lo zucchero non si sarà sciolto perfettamente.
Fate raffreddare.
A questo punto versate lo sciroppo nel vaso con l’alcol e le scorze. Agitate e lasciate in infusione per un’altra settimana.
Trascorso questo tempo filtrate con un colino a maglie strette e poi con dei filtri di carta (per questa operazione sono perfetti i filtri delle macchine per il caffè americano: sono economici e potrete reperirli facilmente anche nei supermercati).
Imbottigliate.
Dimenticate il mandarinetto per almeno tre mesi, dando modo agli ingredienti di mescolarsi perfettamente dando vita ad un liquore dal gusto rotondo.
Ottimo servito sia caldo che con ghiaccio.
Potete utilizzarlo anche per aromatizzare dolci che richiedano una nota agrumata.
Francine
NB. E’ probabile che con il tempo si formi ancora un po’ di deposito sul fondo della bottiglia. Questa cosa non deve allarmare: ciò è solo una conseguenza del fatto che il vostro liquore è stato fatto artigianalmente e con ingredienti genuini.