Confettura aromatica di uva bianca

La confettura aromatica di uva bianca è la conseguenza diretta degli innumerevoli, giganteschi grappoli che la zia Teresa, sorella di mio nonno, raccoglie ogni autunno dalla piccola vigna che prolifera nel suo microscopico giardino insieme ad un roseto meraviglioso. Tengo a precisare che vite e rose sono state piantate dalla mia bisnonna non appena la famiglia si trasferì in quella casa, e ancora oggi regalano fiori e frutti in abbondanza.
Io adoro l’uva bianca, ma dopo averne mangiata una quantità notevole e distribuita a parenti e amici, l’ultima opzione per conservare tutti quegli acini croccanti e pieni di sapore era trasformarla in confettura.
La ricetta che vi propongo aggiunge all’uva qualche aroma un po’ particolare, deciso, che a mio parere riesce ad esaltare sia la dolcezza degli acini totalmente maturi che l’acidità di quelli ancora leggermente acerbi. Il risultato che se ne ricava è una confettura che, a primo impatto, percepirete come molto dolce, ma che dopo poco rivelerà con forza il proprio tono acido.
Vi incuriosisce? Non vi resta che assaggiarla!

Ingredienti:
1 kg di uva bianca
400 g di fruttosio
1 bicchiere di vino bianco
1 limone bio, di cui vi servirà la buccia grattugiata
1/2 cucchiaino di zenzero in polvere

Confetturadiuvabianca

Lavate con cura i grappoli d’uva. Eliminate gli acini rotti, rovinati da muffa o da qualche segno di marcescenza e mettete quelli perfetti in una casseruola.
Aggiungete il vino bianco e il fruttosio.
Mescolate e ponete sul fuoco fino a che la buccia degli acini inizierà a spaccarsi e a dividersi dalla polpa.
A questo punto passate il tutto in un passaverdure; in questo modo riuscirete ad eliminare facilmente sia le bucce che i semi.
Rimettete sul fuoco ciò che avrete passato al mulinello, aggiungete la buccia grattugiata del limone e lo zenzero in polvere, quindi fate cuocere fino a che la confettura non si sarà addensata acquistando anche un bel colore dorato.
Nei vasetti che avrete precedentemente sterilizzato versate la marmellata ancora bollente, tappate e mettete in forno già caldo a 125° per 25 minuti.

Non appena si sarà raffreddata potrete consumarla come più vi piace: sul pane, in una crostata di pastafrolla o come accompagnamento per formaggi a pasta fresca o poco stagionati.

                                                           Francine

SUGGERIMENTI:

– Scegliete una casseruola con un rivestimento in Teflon, in modo da ridurre al minimo il rischio di bruciare la marmellata durante la cottura.

– Per la sterilizzazione dei vasetti seguite questo procedimento: lavateli e asciugateli accuratamente, metteteli (vuoti) in forno a 125° per 25 minuti. Lasiateli raffreddare.
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