Questo mese Beer Road, rubrica sulle birre artigianali, ci porta nelle Marche per degustare una specialità alla frutta: Carmen, birra alla visciola.
Se vi state chiedendo cosa sia la visciola, è presto detto: è un tipo di amarena molto diffuso nell’Italia centrale e, in particolare, nelle Marche.
L’utilizzo dell’amarena, o di una sua parente stretta, non è nuovo nel mondo della birra, ma è in effetti molto antico e, come spesso accade nel panorama birrario, questa tendenza nasce in Belgio.
C’è una leggenda legata a questa particolare tipologia di birre, che narra delle vicende di un crociato belga nativo di Schaerbeek,località rinomata per la strepitosa qualità delle sue amarene. Costui, abituatosi a bere vino durante la sua permanenza in Terra Santa, poiché questa bevanda dal colore rosso simboleggiava il sangue di Cristo, una volta ritornato nella sua terra natia dovette ingegnarsi per trovare una bevanda dallo stesso mistico colore in sostituzione al vino, che nella sua patria scarseggiava alquanto. Provò, così, ad aggiungere amarene mature alla sua birra, lasciando macerare e fermentare il tutto. Nasceva così la prima Kriek, che in fiammingo significa amarena, per l’appunto.
Indipendentemente dalla leggenda, nel medioevo, per aromatizzare le birre non veniva utilizzato esclusivamente il luppolo, ma anche spezie e bacche di vario genere. Nel luglio di ogni anno, periodo in cui le amarene giungono a maturazione, i piccoli e succosi frutti rossi venivano e vengono ancora oggi tuffati in botti di birra Lambic (altra tipologia storica di birra belga). Dopo qualche mese di macerazione e fermentazione, la birra veniva e viene imbottigliata ad ottobre. E’ consigliato degustare una Kriek dopo un anno di bottiglia, in modo tale da poter apprezzare appieno il suo gusto.
Le Kriek sono birre a fermentazione spontanea, di colore rosso sangue con riflessi rubino, fruttate all’olfatto e con un gusto agrodolce.
Nel solco di questa tradizione belga, ma con un’importante impronta locale marchigiana, si inserisce la Carmen che è una birra dal gusto fruttato con profumi e aromi di visciola, che donano al prodotto decise note di acidità.
Gli ingredienti di questa birra sono: acqua, malto d’orzo, visciolata, zucchero, luppolo e lieviti.
La visciolata, che trovate annoverata tra gli elementi aromatici che compongono questo prodotto, è una tipica bevanda contadina marchigiana ottenuta da vino, visciole e zucchero.
La gradazione alcolica è di 6,8° e si consiglia di consumare la Carmen a 10/14°C.
Questa birra nasce dall’incontro tra le Cantine del Cardinale, un’azienda di Serra de’ Conti nella quale nascono prevalentemente prodotti a base di visciole, e il Birrificio dei Castelli di Arcevia, entrambi in provincia di Ancona.
Oltre a produrre la Carmen per conto delle Cantine del Cardinale (che fornisce la visciolata), il Birrificio dei Castelli propone altre 11 birre, che vanno dalle classiche Ale (blond, golden, wheat, red) alle Ipa, dalla Saison alle birre scure (dark strong ale, chocolate stout).
Una piccola nota riguardo la fermentazione spontanea: questo tipo di fermentazione era l’unica possibile nell’antichità, prevedendo l’utilizzo unicamente di lieviti “selvaggi” presenti nell’aria che contaminavano spontaneamente il mosto contenuto in calderoni o tinozze aperte.
Questo piccolo viaggio nelle Marche termina qui, ma siamo già pronti per ripartire. Alla prossima tappa!
Andrea Sfondrini