Visto che in questi giorni l’Italia è alle prese con neve, ghiaccio e temperature rigidissime, noi arriviamo a scaldare tavole e cucine con una corroborante zuppa di cicerchie e catalogna.
Ho sempre sentito parlare delle cicerchie, ma non le avevo mai assaggiate fino a quando, quest’autunno, ho comprato un sacchettino di questi legumi. Il gentile e attempato signore che me le ha vendute mi ha raccontato mille cose sul conto di questo antico alimento. Di quanto sia stato utile per sfamare intere popolazioni in tempi di carestia, di quanto sia versatile, coriaceo e allo stesso tempo delicato, di come la tradizione consideri questo frutto povero della terra una vera e propria manna.
Ha anche aggiunto: ” Le devo anche dire una cosa, ma non si spaventi, che non ce n’è motivo! Glielo dico solo perchè si sappia. Le cicerchie contengono una piccolissima quantità di una neurotossina, che però se ne va dopo l’ammollo. Faccia come le dico io e mangi felice!”.
Nonostante sul momento la parola neurotossina mi abbia fatto drizzare le antenne, ho mostrato l’espressione più serafica del mio repertorio per poi andare a casa e approfondire l’argomento.
In effetti la neurotossina c’è, ma perchè crei problemi è necessario mangiarne quasi 500 g al giorno, tutti i giorni per 5 mesi di fila. Di conseguenza, escludendo la possibilità che qualcuno decida di nutrirsi esclusivamente di cicerchie per un periodo decisamente molto lungo, direi che il problema non si pone. Ebbene, mangiate felici anche voi!
Questa zuppa, oltre ad essere gustosa e perfetta in questi giorni di gelo, è anche in linea con un eventuale periodo detox dopo le feste caloricamente più impegnative dell’anno.
Armatevi di pazienza per i tempi di ammollo e vedrete che davvero, come dice il saggio, “Ciò che vale merita di essere atteso”!
Ingredienti per 4 persone:
400 g di cicerchie
2 cespi di catalogna
1 spicchio d’aglio
olio evo q.b.
3,5 l di acqua
1 patata
1 zucchina,
1 carota
1 cipolla dorata
un paio di gambi di prezzemolo, 1 foglia di alloro
1 cucchiaino scarso di pepe verde in grani
sale q.b.
Procedimento:
Per cominciare, il giorno prima rispetto a quando vorrete consumare la zuppa, occupatevi delle cicerchie.
Mettete a bagno i legumi in abbondante acqua fredda, dove dovranno rimanere per 24 ore.
Cambiate l’acqua almeno 10 volte nel’arco di queste 24 ore, in modo da eliminare le tossine che, ripetiamo, in quantità così minime non sono affatto pericolose per la salute , ma noi preferiamo farne comunque a meno.
Trascorso questo lungo tempo, fate bollire una quantità di acqua sufficiente e, una volta che il bollore vivacizzerà la pentola, spegnete il fuoco. Immergete le cicerchie scolate e sciacquate nell’acqua bollente. Lasciate riposare i legumi in ammollo per almeno 30 minuti.
In questa fase, ma potrebbe accadere già prima (dipende molto da quanto sono coriacei i legumi che avete a disposizione), la parte che riveste esternamente le cicerchie potrebbe staccarsi. Decidete voi se eliminarla o tenerla.
Ora preparate il brodo vegetale.
Sciacquate le verdure.
In una grande casseruola versate l’acqua, la cipolla (tenete pure la buccia se desiderate un brodo dal colore dorato), la carota, la zucchina, la patata, il prezzemolo, l’alloro e il pepe verde.
Fate sobbollire per almeno un’ora/un’ora e mezza.
Una volta che il vostro profumatissimo brodo sarà pronto, eliminate le verdure, le spezie e le erbe aromatiche.
Scolate le cicerchie dall’acqua del loro ultimo ammollo, sciacquatele nuovamente, poi versatele nel brodo.
Cuocete a fuoco moderato, facendo sobbollire la zuppa, almeno per un’ora.
Assaggiate, in modo da capire se i legumi sono pronti o se necessiterà allungare i tempi di cottura.
Aggiustate di sale.
Mentre la zuppa borbotta sul fuoco, preparate la cataloggna.
Lavatela, pulitela e tagliatela in modo grossolano.
In una padella fate dorare lo spicchio di aglio (io lo preferisco sbucciato, non in camicia) in un po’ di olio extravergine di oliva. Fate attenzione a non esagerare con i tepi e il fuoco o l’aglio diventerà amaro.
Versate la catalogna nella padella e fate saltare, fino a quando la verdura sarà morbida. Salate secondo il vostro gusto.
Una volta che tutte le componenti saranno pronte, distribuite la zuppa nelle scodelle o in piatti fondi.
Ultimate con un filo di olio evo a crudo e servite la zuppa ancora fumante.
Dimenticavo… nessuno vieta una leggera nevicatina di formaggio grattugiato, se vi piace.
Francesca e Giovanna