Trifle

Ed eccoci pronte a svelare il Trifle dietro alla finestrella del Calendario dell’Avvento di oggi, domenica 18 dicembre.

Ebbene sì, la domenica è un giorno di festa sempre, ma la domenica prima di Natale sembra un giorno ancora pià festoso!

Si sa che in questo periodo ci si ritrova con amici e parenti per farsi gli auguri, e siccome siamo in Italia, il paese più godereccio di tutte le galassie, ci si ritrova seduti intorno ad un tavolo più o meno imbandito. Gli auguri senza un brindisi non sono auguri fatti bene, e brindando è necessario spiluccare qualcosa, dal semplice grissino avvolto da una fetta di salume, al biscottino burroso che in questo periodo va anche più del solito, al pasto completo dall’aperitivo al panettone (o pandoro, per chi lo predilige).

In questa casa non tentiamo di allenare i nostri ospiti per le maratone pantagrueliche in vista dell’impegnativa giornata del Santo Natale, ma non li mandiamo di sicuro via col pancino vuoto.

Ci si concentra su poche cose, ma fatte bene… e  sempre con il cuore!

Il trifle ben si presta a tutto ciò, sia per il suo aspetto colorato e invitante che per il fatto che un dessert fresco è sicuramente piacevole alla fine di un pasto. Certo, è necessario sorvolare sulle calorie, ma siate ottimisti e scrivete a Babbo Natale che vi porti un bell’abbonamento in palestra.

La ricetta, a prima vista, può sembrare luuuuuunga e, in effetti, non posso darvi torto. Devo dirvi, però, che ci ho messo quasi più a scriverla che a prepararla. Se quindi siete tentati da questa coppa letteralmente stracolma di bontà, non frenatevi per paura! Mettetevi all’opera e ne sarete più che soddisfatti.

In più vi devo dire una cosa, e qui  le Food Blogger integerrime, quelle che preparano sempre tutto rigorosamente e orgogliosamente in casa (pena la scomunica immediata “nunc et semper” che esse stesse rivolgono a volte persino a sè medesime e a tutte coloro che non seguono il dogma del “fatto con le mie mani, costi quel che costi”), mi fulmineranno all’istante, ma ve lo devo proprio dire: se siete delle super mamme o dei super papà indaffaratissimi, o donne e uomini presi da mille incombenze e vite organizzate su tempistiche da supereroi a cui il tempo per fare tutto manca come l’aria, non preoccupatevi, non rinunciate a qualcosa di bello e di buono che vi fa brillare gli occhi! Soprattutto non in questo periodo dell’anno. In commercio si trovano ottimi prodotti già pronti (artigianali e non) che potrete semplicemente assemblare per riprodurre questo dessert… e giuro (GIURO!) che nessuno penserà che quello che state offrendo insieme ai vostri più sinceri auguri non sia stato fatto, e soprattutto offerto, con amore.

Come ogni anno arrivo in questo periodo a ricordarvi che le feste vanno vissute serenamente, e che lo stress che attanaglia qualcuno in questo periodo può e deve essere messo da parte.

Insomma, godetevela!

Ingredienti per 10 persone:

Per il pan di Spagna semplice:

5 uova

250 g di zucchero

250 g di farina

1 baccello di vaniglia

1 bustina di lievito per dolci

qualche goccia di succo di limone

1 pizzico di sale

Per la crema pasticcera:

750 ml di latte

3 tuorli

150 g di zucchero

30 g di farina 00 1 baccello di vaniglia

Per la Chantilly (o panna montata):

300 ml di panna liquida rigorosamente fredda da frigorifero

1 cucchiaio colmo di zucchero a velo

Per decorare:

Frutti di bosco freschi (lamponi, mirtilli, more, ribes)

qualche fogliolina di menta fresca

Procedimento:

Per il pan di Spagna:

Unite il lievito alla farina e setacciate.

Montate i tuorli con lo zucchero e il sale, fino ad ottenere un composto gonfio e molto chiaro.

Aggiungete, un cucchiaio alla volta, la farina con il lievito.

Montate a neve ben ferma gli albumi, aggiungendo qualche goccia di succo di limone.

Aggiungete gli albumi montati al composto di uova, zucchero e farina. Fatelo in maniera graduale, lavorando con una marisa. E opportuno amalgamare gli albumi al composto delicatamente, per non smontare l’impasto, con un movimento circolare dal basso verso l’alto.

Una volta pronto, versate il composto in una teglia imburrata e leggermente infarinata, oppure foderata con carta da forno.

Cuocete in forno (statico) già caldo a 180° per 15/18 minuti.

Una volta pronto (farà fede la classicissima prova stecchino) toglietelo dal forno e fate raffreddare.

Per la crema pasticcera:

Tagliate iò bacello di vaniglia seguendone la linghezza. Con la punta di un coltello raschiatene il contenuto.

Versate il latte in una casseruola e unite il baccello con il suo contenuto precedentemente tolto.

Fate bollire.

Sbattete i tuorli con lo zucchero, cercando di incorporare meno aria possibile.

Aggiungete, un po’ alla volta, la farina. Evitate la formazione di grumi.

Filtrate il latte, eliminando il baccello.

Colate a filo il latte nel composto di uova, zucchero e farina, mescolate per creare un composto omogeneo e liscio.

Mettete sul fuoco questo liquido denso e fate cuocere, mescolando delicatamente e senza interruzione, fino a quando il composto inizierà ad addensarsi diventando crema.

Procedimento per la Chantilly:

In una terrina asciutta unite lapanna liquida e lo zucchero a velo.

Montate, ma senza esagerare. Lasciate che il composto sia soffice e spumoso.

Composizione:

Spezzate il pan di spagna in modo da ottenere piccoli cubetti dal lato di circa 1 cm.

Preparate la frutta eliminando le parti non edibili (foglie e picioli) a meno che, come nel caso dei ribes, non vogliate lasciare in vista qualche piccola porzione di grappolo per scopi puramente estetici.

In ciotole monoporzione o, se preferite, in un unico grande recipiente di vetro (una coppa, una ciotola in vetro con piedistallo, una terrina carina in vetro) distribuite i cubetti di pan di spagna alternandoli a cucchiai di crema pasticcera, cucchiai di Chantilly e i piccoli frutti.

Cercate di comporre strati equilibrati evitando che ci siano, ad esempio, punti molto ricchi di frutta o di pan di spagna e altri solo di creme.

E’ rigorosamente proibito mescolare! Le creme scenderanno da sè, avvolgendo gli altri ingredienti.

Terminate decorando la superficie del trifle con molta frutta e qualche fogliolina di menta fresca (più piccine sono più sono carine).

Tenete in frigorifero fino a pochi minuti prima di servire il dessert.

Testo: Francesca Riva

Photo: Giovanna Hoang

Realizzazione della ricetta e food styling: Francesca Riva e Giovanna Hoang

18-trifle-v-5592

Written By
More from Francesca Riva
Mele caramellate… o stregate?
Mele caramellate, mele stregate, pommes d’amour, mele di Biancaneve… Potete chiamarle come...
Read More
Join the Conversation

1 Comment

Leave a comment
Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *