Collinette spaventose ovvero Sweet Rock di Halloween… Siete pronti?
Il mondo si divide in due: quelli che adorano Halloween e quelli che non ne vogliono nemmeno sentir parlare.
Io faccio parte di coloro che adorano questa ricorrenza che, contrariamente a quanto credono in molti, non è la solita carnevalata importata dall’America per meri fini commerciali, ma è una festività che affonda le proprie radici nella notte dei tempi e in Europa. Pensa un po’!
Samhain, il nome originario di Halloween all’epoca dei Celti, significa semplicemente “fine estate”.
In questa occasione venivano celebrati riti in onore del dio della fertilità e dell’abbondanza che lasciava il posto al buio e alla tranquillità dell’inverno. Si festeggiava la vita, con i suoi ritmi. La data di Tutti i Santi, originariamente festeggiato il 13 maggio, venne spostata dalla Chiesa per fare in modo che coincidesse con Samhain, dato che la tradizione pagana europea di onorare i morti riusciva a sopravvidere anche al cristianesimo. La festa cristiana in realtà risale soltanto al 1475 ed è un semplicissimo adattamento a quella pagana.
Ora, mi pare che l’America sia stata scoperta nel 1492… sbaglio?
Bene, chiarito ciò passiamo alla presentazione di questa ricetta che, a dire la verità, una ricetta non è.
Diciamo che per questo post ho pensato di proporre qualcosa di divertente che si possa far fare interamente ai bambini, perchè quando c’è di mezzo un bimbo il gioco rende ancora più magica la festa, soprattutto per gli adulti che hanno conservato il proprio bimbo interiore.
Innanzitutto… cos’è un Sweet Rock?
Trattasi di un dolce iperzuccheroso per bambini in cui sono incappata a Londra, formato essenzialmente da biscotti sbriciolati, Marshmallow a pezzi, il tutto affogato in una colata di cioccolato fuso.
Per Halloween è d’obbligo una presentazione a tema, con qualche elemento che faccia riferimento alla festa. Assemblando e decorando ingredienti già pronti potrete, con il minimo sforzo, divertirvi con i vostri bimbi creando queste collinette spaventose!
Ovviamente non potrà mancare un fantasmino…
Ingredienti per 4 persone (Una strega, Dracula, una Mummia, Frankenstein):
16 Marshmallow
16 biscotti secchi
75 g di cioccolato (scegliete voi se fondente o al latte)
Per decorare:
una biro alimentare nera
Della glassa bianca (fatta con 4 cucchiai di zucchero al velo + 2 cucchiaini di acqua)
1 cucchiaino di orzo solubile
1 cucchiaino di pistacchio macinato fine
1 panetto di marzapane bianco (o pasta di zucchero) per i fantasmini
In un recipiente formate la glassa (che deve essere bianca e soda) mescolando lo zucchero al velo e l’acqua.
Prendete 4 biscotti secchi e spalmate la glassa al centro formando un quadrato o un rettangolo all’interno della cornice che solitamente hanno questi biscotti.
Mettete ad asciugare (se volete velocizzare l’operazione mettete in forno ventilato a 50° per circa 15 minuti).
Nel frattempo prendete 4 ciotoline in cui andrete a comporre lo spaventoso dolcetto.
Sbriciolate grossolanamente i biscotti rimasti.
Fate a pezzi, letteralmente, i Marshmallow.
Mescolate Biscotti e Marshmallow che dividerete posizionandoli nelle ciotoline.
Rompete il cioccolato in pezzettini e fatelo sciogliere a bagnomaria.
Una volta sciolto versatelo (aiutandovi con un cucchiaio) sopra il contenuto delle ciotoline.
Mescolate l’orzo solubile con il pistacchio, formando così una sorta di terriccio muschioso. Prendetene dei pizzichi che distribuirete a pioggia sul cioccolato non ancora rappreso.
Quando la glassa sui biscotti sarà ben asciutta potrete decorarli con la penna alimentare.
Scegliete voi i motivi che preferite, io ho pensato ad una ragnatela, degli insetti e dei rovi.
Occupatevi infine dei fantasmini: con il marzapane (o la pasta di zucchero) fate delle palline dal diametro di un paio di cm , sagomatele in modo che ricordino la classica forma del fantasma e, aiutandovi con uno stuzzicadenti, formate occhi e bocca.
Sistemate i biscotti/lapide sulle ciotoline/collinette e appoggiatevi a fianco un fantasmino.
Il gioco è fatto e il dolcetto è pronto.
Spaventosamente facile, no?
Francine